Io... in rima!

Signori , mi presento, sono un'illustr'autrice...
eccovi, già vi sento: "ma questa cosa dice?"
Scrivere, disegnare...  son le cose che so fare.
A dir la verità "come disegna bene!"
dovreste dirlo voi
ma se il mio stile non vi piace, io cosa faccio poi?

Prima ancora di parlare
ho cominciato a disegnare:
nella pancia della mamma, facevo i ghirigori
usavo le manine, non avendo i colori.

Quando sono cresciuta ho scoperto i pastelli,
ideali per dipingere animali e castelli.

Sul muro della nonna ho dipinto un paesaggio,
ma del mestolo, ahimè, ho preso un assaggio!
Ma la mamma dipingeva
e così mi consolava:
"Dipingere  va bene, ma su carta e cartoni,
non certo sulle porte o sui mattoni!"

Papà, che era artigiano, mi portava con sé,
io annusavo acquaragia mangiando bignè!

Intanto a casa mia dormivo in mezzo ai libri,
sfidando di piramidi delicati equilibri.
Mi alzavo la mattina con il libro della sera
sopra il treno delle storie soddisfatta passeggera.

Leggere... disegnare...
che belle attività da praticare!

Ma scrivere si può?
Allora lo farò!

Ecco, questo è un racconto. Questa? una filastrocca!
E questa poesia... non sarà troppo sciocca?

Non  posso fare a meno di scrivere e rimare,
e in mezzo a tutto questo, continuare a disegnare.

Signori miei carissimi, abbiate compiacenza,
datemi un'occasione, portate pazienza:
cinque minuti soli per leggere e guardare
quel che con la matita e con la penna posso fare.

Vi piacerà? Lo spero! Sennò amici come prima
Vi saluto e Vi ringrazio con la mia modesta rima.

                         NiMò